ARGENTO, SABATTINI E BARBONCINI BIANCHI

Il freddo fuori dalla finestra inizia a farsi pungente, sei sotto le coperte e più che percepirlo riesci a vederlo, come vedi la primavera quando il sole filtra luminoso tra le fughe delle tapparelle, è la stessa cosa, ma all'opposto e a distanza di sei mesi. Vedi quella luce fioca ma chiarissima e lo capisci.
Quella domenica mattina era proprio così, sentivo il peso del mio barboncino avvolgersi intorno alle mie caviglie. Non è mattiniera come me, e quando la svegli ti guarda arrabbiata. Ma come fai a non ridere guardando un barboncino bianco arrabbiato?